Lorna’s Silence
LE SILENCE DE LORNA
Belgio, Francia, Italia, Germania, 2008, 105′
Lorna, ex profuga jugoslava, sposa il tossico Claudy per ottenere la cittadinanza belga. Ma dietro questo matrimonio combinato – dal tassista Fabio, in realtà trafficante – c’è molto di più: i soldi accordati a Claudy sono la sicura garanzia della sua morte per overdose e la ragazza sarà la pedina ideale per donare la cittadinanza a un facoltoso e losco imprenditore russo. Ma non tutto andrà come Fabio ha progettato.
Fiaba nera che, in linea con L’Enfant, racconta un mondo in cui gli esseri umani sono ormai prigionieri dello scambio economico e a cui ci si sottrae soltanto addormentandosi, sprofondando in un bosco che diventa un nuovo ventre materno. Lorna’s Silence, Il matrimonio di Lorna titolo italiano, è quasi un film teorico sul credo dei registi nei confronti del reale: nonostante la perfezione del piano ordito dal tassista, qualcosa di ineffabile accade e la tenerezza nei confronti dell’altro, se anche non ha la forza di cambiare radicalmente un destino crudele, incrina le intenzioni di chi vi è implicato. Sfuggente e indicibile, il cinema dei Dardenne scardina ogni idea precostituita per aprire spazi di libertà in cui è ancora possibile che l’incontro sia fecondo.