Somniloquies – Centro Luigi Pecci
Francia, Regno Unito, USA, 2017, 73′
Castaing-Taylor e Paravel superano i confini tra paesaggi onirici interiori e corpi umani, seguendo una linea di ricerca che unisce il materiale e l’immateriale e che attraversa tutto il loro lavoro. Al centro di Somniloquies l’universo onirico del cantautore Dion McGregor, divenuto celebre negli anni ’60 come caso clinico per la sua capacità di raccontare i propri sogni mentre dormiva, universi surreali e oscuri documentati dall’amico Mike Barr che lo registrava.
Una città di nani in affitto, un’invasione di alieni, una seduta di esorcismo, una stravagante manovra militare, un burlesque fetish, un’orgia improvvisata, un annegamento collettivo, una depressurizzazione improvvisa che provoca una fuga di smalto.
Lo spettatore vaga nel subcosciente di immagini sfuocate innestate su corpi che hanno perso nitidezza, in un film in cui materia e inconscio si fondono in un’esperienza di presenza al nostro mondo interiore, alla ricerca di un’etnografia del reale che si fa indagine sui limiti del regime di visibilità.