Daughters Of Chaos
USA, 1980, 20′
Ragazze che diventano donne, donne che ricordano la loro infanzia. Deluse dall’amore, forse alla ricerca di un’età perduta in grado di svelare il mistero della crescita. Al centro dello splendido corto di Marjorie Keller c’è il legame femminile, frammentato e rifratto sullo sfondo di un matrimonio spiato da lontano, uno sguardo obliquo che esclude quasi totalmente lo sposo, nascosto dalla schiera di damigelle di fronte all’altare. In un andirivieni costante tra luoghi ed età, due ragazze sul battello diretto alla Statua della Libertà manifestano una spensieratezza tanto volatile quanto persistente, le loro risate e battute a interrompere con irriverenza il sermone del prete.
Attivista, studiosa e autrice di corti lirici e diaristici nella via tracciata da Marie Menken e Stan Brakhage, Keller si è sempre posta in maniera critica nei confronti della teoria femminista dell’epoca, rivendicando un’autonomia e una libertà in grado di sottrarla all’offuscamento proprio del pensiero unico, posizione che le è valsa l’inimicizia di parte del movimento. Scomparsa prematuramente nel 1994 a soli 43 anni, è stata tra le voci più interessanti della cinematografia d’avanguardia dell’epoca.